il concetto
La nuova D5 è il risultato di una lunga analisi, condotta da Datron e da un team di esperti nella progettazione di Sistemi a Controllo Numerico, sulle esigenze del settore Odontotecnico per la fresatura di manufatti dentali. Questa analisi è rivolta ovviamente anche al futuro e cerca quindi di interpretare la situazione non solo del 2010-2011 (anno di vendita della D5), ma anche degli anni futuri.
Secondo gli utenti Europei (ma non solo…) la fresatrice a CNC ideale deve essere in grado di fresare tutti i materiali utilizzati per i manufatti, essere flessibile, efficiente, veloce, precisa ed economica, possibilmente compatta. Deve essere inoltre in grado di fresare tutti i manufatti, dalle semplici corone alle barre più complesse. E’ obbligatorio infine che il sistema inoltre sia “aperto”, ovvero capace di dialogare con scanner e CAD/CAM esterni (almeno quelli più utilizzati nel settore).
Con la D5 Datron ritiene di essere in grado di soddisfare tutti questi requisiti, poiché è possibile fresare tutti i materiali, dalla cera al Cromo Cobalto (e da giugno 2011 anche il di silicato di Litio), con estrema precisione ed affidabilità. I tempi di lavorazione sono competitivi con i migliori sistemi a CNC presenti nel mercato, mentre i costi di esercizio sono decisamente più bassi rispetto alla media dei sistemi utilizzati in questo campo, anche quando questi hanno prestazioni inferiori. La manutenzione ridottissima, i consumi di corrente estremamente bassi e la lunga durata degli utensili dovuta all’assenza di vibrazioni paragonabile a macchine di peso e prezzo superiore.
Questo risultato è stato ottenuto grazie all’estrema compattezza del cuore della macchina, ovvero il posizionamento verticale della cialda al centro di entrambi gli assi rotanti: minimizzando gli spostamenti e riducendo i bracci di leva, è stato possibile concentrare in meno di 900Kg e 79 cm di larghezza, tutta la migliore tecnologia dei sistemi di fresatura a CNC.
Nel concepire un nuovo sistema, Datron non ha voluto lasciare l’estetica all’ultimo posto, creando una macchina bella, oltre che produttiva.